FUORISCHERMO

 

L'IGNOTO SPAZIO PROFONDO
FLYER
Titolo originale: The Wild Blue Yonder
Regia: Werner Herzog
Sceneggiatura: Werner Herzog
Fotografia: Tanja Koop
Montaggio: Joe Bini
Musica: Ernst Reijsiger
Interpreti principali: Brad Dourif, Ellen Baker, Franklin Chang-Diaz
Origine : Francia / Germania / Usa, 2005
Durata: 81'
Colore






FLYER Assente da qualche anno dai nostri schermi (dal 2001 del non memorabile Invincible), Herzog torna ora alle origini, alle aspre immagini di natura di Fata Morganae al cinema ipnotico di Cuore di vetro. Allora si diceva che ad essere ipnotizzati fossero gli attori, ora il tentativo di suggestione č rivolto verso (contro?) gli spettatori. Ma il coraggio sperimentale č un po’ sedentario, con quasi tutto il film composto sostanzialmente da tre sole sequenze (il monologo dell’improbabile alieno Brad Dourif, le scene di repertorio all’interno dell’astronave e le riprese subacquee e subglaciali) non legate tra loro (il preambolo ironico stride con il finale onirico-metafisico), e la filosofia di fondo rimane, per rimanere sul tema, troppo liquida da una parte e troppo poco profonda dall’altra.Ci si interroga se si debba immergersi nella fascinazione, e in molti hanno dichiarato di averlo fatto, oppure se sia meglio sprofondare nel sonno.
MAURO CARON