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VISIONI, APPUNTI, CURIOSITÀ
 
 
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 IN SALA 30/11:: Manca ancora un pò a Natale ma qualcosa di buono bolle in pentola. Da questo week-end si può dire,
 infatti, che si entra nella fase calda della stagione fredda. I film più attesi della settimana sono due: quello di Paul
 Haggis, che torna dietro la macchina da presa per realizzare Nella Valle di Elah  con Tommy Lee Jones, Susan Sarandon
 e Charlize Theron, un film che racconta le conseguenze della guerra in Iraq, e quello di Fabrizio Bentivoglio Lascia
 perdere Johnny , interessante esordio dietro la macchina da presa dell’attore italiano. Si rivede Scarlett Johansson che
 smette di indossare, per una volta, i panni di seduttrice e sceglie quelli di tata ingenua e buonina nel film di Shari
 Springer Berman e Robert Pulcini Diario di una tata  e si conosceranno i segreti delle Winx nel film d’animazione
 firmato da Iginio Straffi Winx il film - Il segreto del regno perduto . Il week-end racconta anche i sentimenti di
 La musica nel cuore - August Rush  di Kirsten Scheridan, l’action e l’investigazione di The Kingdom  di Peter
 Berg, i misteri del film di Rian Johnson Brick e la prima delle storielle natalizie e divertenti firmata da David Dobkin e
 intitolata Fred Claus – Un fratello sotto l’albero . Un week-end che regala ai più fortunati due riedizioni
 straordinarie diventate entrambi parti integranti della storia del cinema: Blade Runner – final cut e The Tim Burton’s
 Nightmare Before Christmas  versione 3D. Se siete fortunati a trovarli, non fateveli scappare assolutamente... Buon
 cinema!
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 COURMAYEUR:: La XVII Edizione 2007 del Noir Film Festival è pronta a scattare. Dal 4 al 10 dicembre 2007, nella
 suggestiva cornice delle montagne valdostane, si svolgerà la nuova edizione del Festival di cinema e letteratura noir.
 Info, www.noirfest.com |   
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 IL CINEMA E I SUOI NUMERI:: 117 film prodotti nel 2006, con un aumento percentuale del 19,4 rispetto al 2005;
 diminuzione dei film co-prodotti (-19,2%); 20 i film finanziati dallo Stato, di cui 14 di interesse culturale (registi
 affermati) e 6 opere prime o seconde; biglietti venduti leggermente aumentati rispetto al 2005; 432 i film di prima visione
 nelle nostre sale; aumento della quota di mercato delle produzioni Usa, dal 52 del 2005 al 60% del 2006; leggero incremento
 della quota di mercato italiana, che nel 2006 si attesta al 27,5%; la Uip - ora Universal - leader dei distributori,
 seguita da Medusa, Buenavista e 01 Distribution; diminuzione degli schermi nel nostro Paese, ma aumento della loro
 operatività. Sono solo alcuni numeri del mercato cinematografico italiano del 2006, che emergono dalla ricerca elaborata
 dal centro studi di Cinecittà Holding. A presentarla, nella cornice del Torino Film Festival, il presidente di Cinecittà
 Holding, Alessandro Battisti, che ha sottolineato alcune novità contenute nelal Finanziaria già passata all'esame del
 Senato: «Credito d'imposta e sgravi fiscali fino al 40%, misure concrete per rilanciare il nostro cinema, sulla base del
 diritto europeo».
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 RIFORMA CINEMA:: Se approvata dal Parlamento sarebbe «una riforma rivoluzionaria per il cinema italiano». Francesco
 Rutelli, ministro per i Beni e le Attività Culturali, ha commentato così la riunione che si è svolta oggi al Collegio
 Romano e che ha visto riuniti i rappresentanti dell'intera filiera dell'industria cinematografica italiana, durante la
 quale si è fatto il punto sui provvedimenti in discussione in Parlamento. Un incontro in cui per la prima volta gli addetti
 ai lavori «sono tutti uniti» e che dimostra «compattezza di tutto il comparto produttivo», ha aggiunto il ministro. Due in
 particolare i punti salienti del pacchetto di norme. Innanzitutto l'introduzione del credito di imposta, che garantirebbe
 alle imprese cinematografiche fino a 3,5 milioni di euro di deducibilità fiscale, in caso che tale denaro venga reinvestito
 in ulteriori progetti. In secondo luogo, con la modifica al testo unico della Radiotelevisione, anche i fornitori di
 contenuti televisivi e i fornitori di programmi in pay-per-view riserverebbero «una quota non inferiore al 10 per cento
 dei propri introiti netti annui al finanziamento, al pre-acquisto e all'acquisto di opere europee e all'adattamento o
 confezionamento di contenuti europei per le nuove tecnologie». All'interno di tale quota, il 30 e il 35 per cento sono
 ulteriormente riservati ai prodotti di fattura italiana, rispettivamente a carico dei fornitori di servizi in chiaro e
delle emittenti a pagamento. Tale provvedimento impegnerebbe quindi due grandi broadcaster come Sky e Telecom a partecipare
 al finanziamento della filiera, obbligo precedentemente imposto alle sole emittenti televisive tradizionali.
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 MORDINI DOC:: «Tra noi e l'Islam, non uno, ma molti confini». A parlare è il regista Stefano Mordini, che ha portato
 al festival di Torino il documentario Il confine, viaggio tra i luoghi di incontro e preghiera delle comunità islamiche
 milanesi . Dalla storia di Saadi Nassim, indagato, arrestato e poi prosciolto dall'accusa di terrorismo, convinto che
 solo la legge islamica (sharia) possa salvare il mondo, a quella di Sultan Mohamad, che difende la libertà di essere.
 Il confine  ripercorre il quotidiano di tanti fedeli che il venerdì riempiono vecchi magazzini adibiti a moschee - 
in particolare quella di viale Jenner, frequentata da tunisini ed egiziani - per pregare Allah. «Non ho utilizzato i
 sottotitoli in italiano alle preghiere e ai discorsi in arabo - dice il regista di Provincia meccanica  - per
 condividere con il pubblico la mia difficoltà di fronte a una lingua diversa, a una mimica che ci consegna la sensazione
 fallace di rabbia». «Non è stato facile farci accettare in questi luoghi - prosegue Mordini - all'inizio ho trovato tutte
 le porte chiuse, mi sono quindi concentrato su viale Jenner, dove hanno compreso come, forse, fosse utile e interessante
 anche per loro mostrarsi a noi».
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 CENTRO NAZIONALE DEL CORTO:: Un'iniziativa d'avanguardia che costituirà un punto di riferimento non solo per il 
settore specifico ma per l'intero sistema cinematografico. È stato presentato al Torino Film Festival il Centro nazionale
 del cortometraggio, promosso dall'Aiace e dal Museo nazionale del cinema di Torino con il contributo del ministero per i 
Beni culturali e della Regione Piemonte. Tra i compiti istituzionali del centro c’è pure quello di organizzare la memoria
 storica del corto italiano, un obiettivo che sarà realizzato attraverso l'archiviazione digitale di tutta la produzione 
annuale di cortometraggi, senza dimenticare il passato, con il recupero e la digitalizzazione delle opere storiche del corto
 italiano. Il centro avrà poi il compito di sperimentare nuovi modelli di circuitazione dei cortometraggi, individuando
 anche modalità inedite in connessione con il sistema dei nuovi media, televisivi, telefonici e broad band, e di facilitare
 la consultazione dei corti italiani, anche da parte dei festival stranieri che da tempo chiedono la creazione di un
 organismo di promozione di questi film.
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 SCORSESE E THE BOSS:: «Ho in mente di girare un film su Bruce Springsteen». Lo ha annunciato il regista Martin
 Scorsese dopo aver assistito domenica sera a Madrid al primo concerto della tournee europea di The Boss, passato anche dal
 Datch Forum di Milano con la sua E Street Band. Secondo il quotidiano Il Giornale, che ha interpellato il regista premio
 Oscar proprio al concerto di Madrid, Scorsese sarebbe interessato a realizzare con The Boss ciò che in passato ha fatto
 con Bob Dylan nel docufilm No direction home e, da poco, con i Rolling Stones in Shine a light  che è stato terminato
 ma sarà presentato al pubblico solo nel prossimo aprile.
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 CINEMA INDAGINE DELL’OGGI:: Un «libro di testo» che ha l'obiettivo di «educare, sensibilizzare e stimolare la 
riflessione e l'assunzione di responsabilità su una grande emergenza, una vera tragedia contemporanea». Sarà tutto questo
 Morire di Lavoro , il documentario sulle morti bianche e gli infortuni sul lavoro che il regista torinese Daniele
 Segre ha appena finito di girare in Piemonte e di cui ha parlato al Torino Film Festival. Una pellicola che, in realtà, è
 composta da diversi film regionali che descrivono le realtà locali di Piemonte, Lombardia e Campania, attraverso la voce
 dei protagonsti che hanno vissuto sulla loro pelle la tragedia degli incidenti sul lavoro, e un film nazionale che si
 aprirà con la voce di un attore che impersona un morto sul lavoro e che racconta la sua storia sull'immagine dell'Altare
 della Patria, «perchè - dice il regista - i morti sul lavoro sono caduti per il nostro Paese». E allo stesso modo si 
apriranno i tre film regionali, con le immagini simbolo del Vesuvio, del Duomo di Milano e della Mole Antonelliana che 
faranno da sfondo ai racconti di tre attori che «faranno parlare chi non può più parlare».
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